Vita urbana

Vita urbana

  • Gerusalemme: Vista dal Monte degli Ulivi (copyright: I. Sztulman)
     

    Circa il 92% degli israeliani vive in aree urbane. Molte cittadine e città moderne, unendo il vecchio e il nuovo, sono costruite su siti noti fin dall'antichità, tra i quali Gerusalemme, Safed, Beer Sheva, Tiberiade e Akko. Altre, come Rehovot, Hadera, Petah Tikva e Rishon Le-Zion, sono nate come villaggi agricoli nell'era del pre-stato, e si sono gradualmente evolute fino a diventare importanti centri abitati. Cittadine in via di sviluppo, quali Carmiel e Kiryat Gat, furono costruite nei primi anni dello Stato, tanto per accogliere la rapida crescita della popolazione provocata dall'immigrazione di massa, quanto per contribuire alla distribuzione della popolazione in tutto il paese e alla promozione di un'economia di scambio, in cui   zone rurali e urbane fossero strettamente legate attraverso la creazione di industrie e servizi in zone precedentemente non popolate.

    Israeli cities

    Gerusalemme, situata sulle Colline della Giudea, è la capitale d'Israele, la sede del governo e il centro storico, spirituale e nazionale del popolo ebraico fin da quando il Re Davide ne fece la capitale del suo regno, circa 3.000 anni fa. Santificata dalla religione e dalla tradizione, da luoghi santi e case di culto, è venerata da Ebrei, Cristiani e Musulmani di tutto il mondo. Fino al 1860 Gerusalemme era una città cinta dalle mura e costituita da quattro quartieri: ebraico, musulmano, armeno e cristiano. A quel tempo, gli Ebrei, che da allora costituirono la maggioranza della sua popolazione, iniziarono a fondare nuovi quartieri fuori dalle mura, creando il nucleo della moderna Gerusalemme. Durante i tre decenni dell'amministrazione britannica (1918-48) la città si mutò gradualmente da provinciale e trascurata, quale era sotto l'Impero Ottomano (1517-1917), in una fiorente metropoli, con numerosi nuovi quartieri residenziali che riflettono ciascuno il carattere del particolare gruppo che vi abita. A seguito degli assalti arabi contro lo Stato d'Israele appena fondato, la città fu divisa (1949) tra Israele e Giordania, e per i successivi diciannove anni mura di cemento e filo spinato hanno separato una parte dall'altra. Gerusalemme è stata riunificata a seguito della Guerra dei Sei Giorni, nel 1967. Oggi Gerusalemme, con i suoi 763.000 abitanti, è la più grande città d'Israele. Allo stesso tempo antica e moderna, è una città di diversità, con abitanti che rappresentano una mescolanza di culture e nazionalità, con stili di vita talvolta consoni a quelli di persone osservanti della religione e in altri casi di laici. È una città che preserva il suo passato e costruisce per il futuro, con siti storici accuratamente restaurati, aree verdi fornite di bei panorami, moderne zone commerciali, parchi industriali e periferie in espansione che attestano la sua continuità e vitalità.

     

    Tel Aviv-Yafo, una città moderna sulla costa mediterranea, è il centro commerciale e finanziario d'sraele oltre a essere il cuore della sua vita culturale. La maggior parte delle organizzazioni industriali, la borsa valori, i maggiori quotidiani e periodici, le case editrici, hanno posto qui il loro quartier generale. Tel Aviv, la prima città completamente ebraica nei tempi moderni, fu fondata nel 1909 come periferia di Giaffa, uno dei più antichi insediamenti urbani al mondo. Nel 1934 Tel Aviv ottenne lo status di municipalità, e quando, nel 1950, essa si fuse con Giaffa, il nuovo comune assorbì l'antica città, assumendo il nome in ebraico di Tel Aviv-Yafo. L'area che circonda l'antico porto di Yafo è divenuta una colonia d'artisti e un centro turistico, con gallerie d'arte, ristoranti e locali notturni. La "Città Bianca" di Tel Aviv, un vasto complesso di costruzioni edificate nello stile del Movimento Modernista tra gli anni '30 e gli anni '50 del Novecento, è stata riconosciuta dall'UNESCO come sito del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.


    Tel Aviv: Suzanne Dellal Center of Dance and Theater 

    Tel Aviv: Centro di Danza e Teatro Suzanne Dellal Center
    (copyright: Ministero del Turismo)
     

    Haifa, situata sul Mar Mediterraneo, si inerpica dalla linea costiera fin sopra i pendii del Monte Carmelo. È costruita su tre livelli topografici: la città bassa, parzialmente su terra recuperata dal mare, è il centro commerciale con le strutture portuali; il livello intermedio è un'antica area residenziale; il livello superiore, che consiste in moderni quartieri in rapida espansione con strade alberate, parchi e pinete, che guardano alle zone industriali e alle spiagge sabbiose sulla costa dell'ampia baia che si stende al di sotto. Importante porto dai fondali profondi, Haifa è un centro di scambi e di commercio internazionali. Essa serve anche da centro amministrativo del nord d'Israele. 


    Haifa at night 

    Haifa di notte (copyright: D. Rozen)​
     
    Safed (Zfat), inerpicata sulle montagne della Galilea, è un popolare luogo di vacanza estiva e una località turistica, con un quartiere di artisti e con sinagoghe centenarie. Nel XVI secolo Safed era il più importante centro di studi e di creatività ebraici al mondo - luogo di raduno di rabbini, studiosi e mistici, che posero le basi di leggi religiose e precetti, molti dei quali sono ancora oggi seguiti dagli Ebrei osservanti.

    Tiberiade, sulle sponde del Lago Kinneret (Mare della Galilea), è famosa per le sue terme d'acque terapeutiche. Oggi la cittadina è un attivo centro turistico lacustre, dove reperti archeologici del passato si alternano a moderne abitazioni e alberghi. Fondata nel I secolo, in onore dell'imperatore romano Tiberio da cui prende nome, essa divenne un centro di studi ebraici e la sede di una rinomata accademia rabbinica.


    Beer Sheva, nel Neghev settentrionale, è situata al crocevia di strade che portano al Mar Morto e a Eilat. È una nuova città costruita su un antico sito che risale al periodo dei Patriarchi, circa 3.500 anni fa. Chiamata la “Capitale del Neghev", Beer Sheva è un centro amministrativo ed economico, con uffici governativi regionali e istituzioni per la sanità, l'istruzione e la cultura che servono l'intera regione meridionale d'Israele.


    Eilat, è la città più meridionale del paese, funge da sbocco sul Mar Rosso e sull'Oceano Indiano. Nel suo moderno porto, che si ritiene sia stato costruito sul luogo dove era situato un porto usato già al tempo di Re Salomone, viene condotto il commercio d'Israele con l'Africa e l'Estremo Oriente. Inverni caldi, straordinari scenari subacquei, belle spiagge, sport d'acqua, lussuosi alberghi e la possibilità di essere raggiunta dall'Europa per mezzo di voli charter diretti, hanno fatto di Eilat una fiorente stazione turistica per tutto l'anno. Dalla dichiarazione di pace tra Israele e la Giordania (1994) sono stati intrapresi progetti congiunti di sviluppo con la vicina città di Aqaba, principalmente per lanciare il turismo nell'area. Acqua Situata al margine di una fascia desertica, Israele ha sempre sofferto per la scarsità di acqua. Scoperte archeologiche nel Neghev e in altre parti del paese rivelano che migliaia di anni fa gli abitanti del luogo erano già impegnati nella conservazione dell'acqua, come è evidenziato da una varietà di sistemi, destinati a raccogliere l'acqua piovana, a immagazzinarla e a trasportarla da un luogo all'altro. Le risorse annue totali e rinnovabili di acqua, ammontano a circa 1,7 miliardi di metri cubi, di cui il 56 per cento circa è destinato all'irrigazione e il rimanente ad usi urbani e industriali. Le fonti d'acqua del paese consistono nel fiume Giordano, nel Lago Kinneret e in alcuni piccoli sistemi fluviali. Sono anche sfruttate sorgenti naturali e bacini d'acqua sotterranei, da cui si estraggono quantità controllate, onde prevenire prosciugamento e salinizzazione. Poiché si è fatto massimo uso di tutte le risorse d'acqua dolce, sono in fase di sviluppo sistemi di sfruttamento di risorse idriche marginali, attraverso il riciclaggio di acque di scarico, l'inseminazione delle nuvole, la desalinizzazione di acque salmastre e di acque marine. Per fronteggiare lo squilibrio nella disponibilità d'acqua fra le regioni, la maggior parte delle fonti d'acqua dolce è collegata a un sistema di distribuzione integrato. La sua arteria principale, l'Acquedotto Nazionale, completato nel 1964, porta acqua dal Nord e dalle regioni del centro fino al Sud semiarido, per mezzo di una rete di tubature giganti, acquedotti, canali scoperti, cisterne, tunnel, dighe e stazioni di pompaggio.
     
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